giovedì 29 dicembre 2011

Let's walk on the snow!

Oggi prima "ciaspolada" con un bel gruppo di persone.

Ma sapete cos'è una ciaspolada?
Il nome "ciaspole" è ormai entrato nel linguaggio comune dopo il gran successo della gara "La Ciaspolada" che si svolge in Val di Non appunto con le ciaspole, le racchette da neve. 


Le racchette da neve (o ciaspole) sono uno strumento che consente di spostarsi agevolmente a piedi sulla neve fresca poiché aumenta la superficie calpestata e quindi anche il 'galleggiamento'. Inizialmente erano fatte di corda intrecciata e legno, oggi sono per lo più di plastica o di materiale simile.
Le racchette da neve sono state rispolverate e stanno conquistando sempre più affezionati: sono semplici da utilizzare, economiche, possono essere utilizzate ovunque, a patto che ci sia la neve, e non necessitano di impianti di risalita, tickets o ingressi in piste apposite, diventando davvero alla portata di tutti.




Partiti da Campitello, in una bella atmosfera natalizia, accompagnati anche dai fiocchi di neve,
ci siamo diretti verso il rifugio Micheluzzi (Val Duron) attraverso il sentiero del bosco.



 La neve si fa sempre più fitta e l'atmosfera si riscalda... è magica! :-)

 Ci avviciniamo al rifugio Lino Brach dove ci aspetta qualcosa di buono...

Iniziamo già a sentir il profumo di...
polenta e salsicce!!!


Tutti a tavola
e  Mahlzeit!!


Lo sbalzo di temperatura è stato notevole: anche la macchina fotografica se ne è accorta!




Dopo un ottimo e divertente pranzo: giù di corsaaaa!!!!


Grazie: MASSIMO LUISA  LUCA  ROMINA  CRISTIAN e tutti gli altri!

E' stata davvero una bella giornata e siamo stati molto fortunati,
perchè ciaspolare sotto la neve è il TOP!

Alla prossima ragazzi!







venerdì 4 novembre 2011

Incredible, 30th October again on the top of Larsech!

E' la fine di ottobre, però le temperature ci permettono ancora una bella escursione in montagna.
Giornata pienissima, perchè???
Leggete leggete fino in fondo e scoprirete!

Sara è pronta, sorridente e carica per una nuova e bella avventura sul Larsech, via Occhio-Becco.
Sono sette tiri, tra cui anche uno di difficoltà 6A e uno 5C: decisamente più impegnativo della scorsa volta!

La giornataè stupenda e le temperature non hanno nulla a che vedere con la fine di ottobre!

La via nelle prime due lunghezze non intraprende subito la verticale, ma si trovano balze caratterizzate da qualche mughetto e zolle d'erba.
Per il riscaldamento sono ottimali! 

Ed eccoci in verticale, inizia il divertimento e...

le prime difficoltà!

Questo è il tiro più difficile della via, però Sara è molto concentrata e lo supera quasi in scioltezza!

Well done miss!!!
La cengia è ormai vicina, Sara inizia già a rilassarsi, torna il sorriso!
Al termine della quinta lunghezza ci sediamo comodi comodi sulla cengia che a tratti è anche erbosa. Mangiamo qualcosina per ricaricarci e poi di nuovo su!


Il becco d'aquila è vicino, mancano solo due tiri.


"Dai Sara, forza che ormai ci siamo!"

 e qui guardando il sorriso di Sara si capisce che ormai ci siamo!

Questo è il famoso "Occhio dell'Aquila" a pochi metri dal primo traguardo della giornata.
Fatta, la foto in vetta non può mancare! 


Con sei doppie da 30mt si torna con i piedi per terra... ma non per molto!



...purtroppo dopo sei doppie la mia cara amica Sara ancora non sa che la mano sinistra non va tenuta così vicina al sistema freno.
La giornata non è ancora finita, la Ferrata dei Magnifici 4 ci aspettaaaaa!!!!!
Il tramonto illumina la parte più spettacolare della ferrata.

Indossata una maglia un pò più pensante si riparte,

Dai Sara, Forza che abbiam detto che in venti minuti dobbiam essere all'attacco...VIAAAAA!!!! 

Tutto pronto e sistemato, partiamo per l'impegnativa ferrata.
Pausa drink e cioccolata sono d'obbligo e soprattutto causa fatica anche molto più frequenti di stamattina. 
Pian piano scende anche la sera...
We did it!
Eccoci in cima, purtroppo il buoio non ci permette di condividere il panorama con voi, cari lettori. 
Che gioia, raga!

 Cara Sara, questa combinazione scalata più arrampicata è davvero impegnativa, 
non posso far altro che dirti VERY COMPLIMENTS!!! 

giovedì 6 ottobre 2011

Anche Sara firma il libro vetta del Catinaccio!


Domenica, giornata fantastica, quasi senza una nuvola
e nonostante il 21 sia già un ricordo, sembra ancora piena ESTATE!

Sara è prontissima per partire:
casco allacciato, imbrago indossato, nodo imparato e fatto,
una battuta spiritosa e... let's go!


Il primo tiro di una lunga serie...


...quarta lunghezza: "Sara, ti metti pure in posa per la foto?"
Non ti smentisci mai, precisissima anche fuori dall'ambito lavorativo!

Iniziamo a percorrere la parte in Cresta.



e questo è l'ormai famoso passaggio  "solo per magri"
Sara non ha nessun problema!


e poco dopo il passaggio "chiave"
e qui davvero si vede chi sa stringere i denti!
Brava Sara! 



Sara, ti inchini alla tua bravura o questo è l'effetto della fatica?



Comunque, su in piedi e via!
La cresta del Catinaccio fa da confine non solo fra Alto Adige e Trentino,
ma anche tra il bello e il brutto tempo.

Un passo dopo l'altro e BERGHEIL!
e ora non abbiam dubbi, questa è FELICITA'!!!!


La felicità e la soddisfazione che ti fanno scordare anche le difficoltà del passaggio "chiave"!


Ai 2900mt della punta del Catinaccio fa freschino, per la discesa indossiamo anche la giacca.
Sullo sfondo vediamo il Catinaccio d'Antermoia e più in basso (poco sopra la mano destra di Sara) ci sono le famose Torri del Vajolet: si vedono la Delago e la Stabler che sembrano "basse", ma in realtà sono alte 2800mt slm.


Iniziamo a scendere in corda doppia.

Ma quanto è stato divertente scendere in questo modo?



Saranno i 200mt di dislivello fatti in pochi minuti o chi lo sa che cosa... ma Sara, qui, l'equilibrio è un pò troppo precario!  :-)


Alla fine, però, grazie alle tue capacità riesci sempre a rimanere in piedi,
dì la verità che fra un'udienza e l'altra ti alleni sulla slackline!






lunedì 12 settembre 2011

Becco d'Aquila

Oggi escursione con una mia amica che può dire:
"Le so tutte!" Perchè?
Semplice, lei, assieme alla madre gestisce un negozio in cui si vendono anche giornali
ed è risaputo che i giornalai sono informatissimi... in particolare di gossip!


Il nome vero e proprio della cima che abbiamo raggiunto è Becco d'Aquila dello Zoccolo della Selvaggia che si trova a 30 minuti circa dal Gardeccia.
Si presenta così:


Ci siamo, pronti a partire per il primo tiro!

 Salendo aumenta gradualmente la difficoltà,
siamo al terzo tiro


e anche senza scarpette, con un pò di impegno le difficoltà non sono un problema... almeno fin qui!


C siamo quasi.
Per coronare l'impresa manca solo l'ultimo sforzo, salire il becco, che non è proprio un gioco da ragazzi!


 We did it!
Eccoci arrivati!

Ci prepariamo alla discesa.


Il rientro è veloce, qui siamo già alla penultima doppia.
(dietro si intravvede la pista da sci Pra Martin)


Arrivati, ci giriamo per dare un'ultima occhiata al Larsech,
guarda che bei giochi di luce!



Stupenda giornata di sole sul Becco d'Aquila,
la prossima volta, cara amica mia,
le scarpette!  :-)
Le trovi qui: Sport Amplatz